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giovedì 16 marzo 2017

Una storia d'amore in un libro di Mary Pace

Addio, Monti.
"Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio!"
Solo il Manzoni, mentre narra le vicissitudini dei suoi promessi sposi, può ben rappresentare il mio odierno stato d'animo.
Il magnifico verde dei Monti Lepini, con i suoi faggi, ha accompagnato ed allietato tutta la mia esistenza. In più di una occasione, volgendo il mio sguardo proprio lì, ho tratto ispirazione per i miei libri.
Ed oggi, dove si estendeva tutto quel sublime verde, sui Monti Lepini, una zona in cui, peraltro, era già stato realizzato impunemente un parcheggio, sono in costruzione dei boxes.
Tali autorimesse per veicoli sono di proprietà dell'Amministrazione Comunale, che vende al miglior offerente.
Lo splendido paesaggio, che ha sempre caratterizzato tale montagna, è sempre più orrendamente deturpato.
Durante tutta la mia vita, ogni volta in cui mi sia affacciata dalla mia finestra, ho avuto il piacere di gustare una invidiabile e salutare vista panoramica. Ora, purtroppo, mi sembra di vedere una fila di celle per carcerati.
Uno spettacolo a dir poco ripugnante! Giusto per usare un eufemismo...
Ma era proprio necessario edificarli in quello specifico luogo?
Siamo veramente sicuri che non esistesse una diversa e di certo più adeguata ubicazione per la costruzione dei suddetti boxes?
O forse, come io credo, l'Amministrazione Comunale Sgurgolana, e per essa il Sig. Sindaco Corsi, preferisce esaudire ogni minima, futile istanza avanzata dalla cittadinanza? E, soprattutto, in prossimità delle elezioni per il rinnovo di Consiglio e Giunta Comunale.
E i cittadini? Sono per caso claudicanti? Non sono in grado di camminare per 100 o 200 metri? Essi sono così arroganti da pretendere il box adiacente alla propria abitazione, sebbene tale soluzione comporti l'abbattimento degli alberi?
Che delusione! Che incazzatura! La pratica del disboscamento è aspramente condannata dall'attuale società, in quanto nociva nei confronti dell'ecosistema circostante e, soprattutto, per l'uomo. In pieno terzo millennio, tale fatto è assolutamente cristallino ed incontrovertibile.
Laddove scarseggi, gli abitanti si affannano, giustamente, per ricreare nuove zone di "verde" ed impiantare alberi. Coloro che già risiedano in zone boschive, tengono ben stretto e tutelato tale privilegio.
E noi sgurgolani? Famosi per i nostri verdi e rigogliosi monti, per i nostri faggi, abbiamo il coraggio di tirarci la zappa sui piedi! Un comportamento da folli scellerati!
Ma i diretti responsabili hanno nomi e cognomi! E le mie doglianze sono più che motivate e legittime!
Addio, cari faggi. Addio, Monti Lepini

Un libro di Mary Pace ispirato ad una storia vera
MLince Grassi



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